Il testo che segue è tratto dal libro “Quello che Loro mi hanno detto” di Daniel Meurois, in cui l’autore ha canalizzato la voce di tre Maestri Ascesi, ovvero El Morya, Kuthumi e Djwal Khul, il tibetano:
DOMANDA: «Potete indicarci una via per andare verso di voi? Sentiamo il bisogno di collegarci a voi più spesso… A volte riceviamo l’aiuto di Esseri di Luce che ci riempiono di benedizioni… ma ci piacerebbe poter veramente dialogare con loro. Vorremmo sentirli, sentirvi, concretamente vivi come noi lo siamo qui…»
RISPOSTA: «Dovete sapere che non appena uno di noi entra in contatto con uno di voi, anche per una volta soltanto, quella persona acquisirà immediatamente la sua assistenza. Dovete sapere che non appena entrate nella parte più profonda di voi stessi per chiedere la nostra assistenza e la nostra presenza, questa assistenza e questa presenza sono scontate. Dovete saperlo ed esserne persuasi.
Il resto tocca a voi… sarebbe a dire la vostra eventuale sordità, la vostra eventuale cecità, la vostra eventuale impazienza. Dissolverle e superarle fa parte del vostro compito personale. Non sapremmo darvi istruzioni per rendere più concreto ciò che vi diciamo. Non esistono istruzioni che rispettino le leggi dell’evoluzione e il libero arbitrio. Siate soltanto assolutamente convinti della nostra presenza alla minima richiesta. Quando ne avete bisogno, traetene la vostra forza. Non aspettatevi necessariamente che questa richiesta generi ciò che chiamereste miracoli puntuali, perchè il nostro compito è prima di tutto quello di lasciare che si manifesti ciò che deve operare nella vostra vita, ciò che appartiene al vostro contratto di vita. Per contro, se è vero che il nostro ruolo non è quello di cambiare il corso dei vostri destini individuali, la nostra presenza al vostro fianco può aiutarvi, con forza e con certezza, a dispiegare un po’ di più le vostre ali affinchè possiate sorvolare, davvero e a un’altitudine maggiore, tutte le difficoltà per cui vi rivolgete a noi.
Tuttavia non perdete mai di vista che, al di là di tutte le presenze che potete invocare, in definitiva invocate voi stessi nella vostra realtà più bella. Prendete coscienza che tutte le presenze che invocate non sono mai altro che ponti che hanno la missione di farvi ricordare che siete un crocevia. Un crocevia assoluto. Il crocevia manifestato da ogni essere la cui destinazione finale e inevitabile è il Sole, assolutamente.
Non potete scegliere la destinazione… e siate convinti del fatto che in questo caso non avere la possibilità di scegliere è una fortuna. Potete semplicemente scegliere il cammino, la lunghezza del cammino da percorrere… o la sua brevità»