Il testo che segue è tratto dal libro «Malamundi» di Adam Kadmon:
«Da quanto ho potuto vedere, un errore commesso, forse dettato da logiche economiche, è di raccogliere informazioni soltanto su pazienti che sono stati molto male, sottovalutando quelli che invece mostrano sintomi (apparentemente) lievi. Inoltre vengono dichiarate “guarite” persone che in realtà ancora non lo sono, il che oltre a creare la percezione errata che vi sia un maggior numero di guarigioni rispetto a quello reale, fa tornare al lavoro persone che hanno ancora sintomi. Così, oltre a rischiare di riammalarsi, come è capitato nell’assordante silenzio dei mass media, vengono sottovalutati gli effetti a lungo termine di questa nuova malattia. In pratica è come ragionare secondo una logica alquanto superficiale del “se non sei morto, allora stai bene”.
Ma questo virus purtroppo non agisce così. Anzi sembra progettato proprio per far credere alle persone giovani e forti di stare bene mentre, silenziosamente, le devasta dall’interno. Come vedremo a breve, può infatti provocare compromissioni graduali di uno o più organi per depauperazione di ossigeno, le quali non vengono avvertite dalla persona infetta, che crede quindi di stare bene, finchè è troppo tardi. E’ solo a quel punto che subentra quell’improvviso grave malore che la farà ricoverare. Si comprende quindi quanto fuorviante e pericoloso possa essere il credere, come purtroppo fa ancora oggi gran parte della popolazione, che si rischia la vita ammalandosi di Covid-19 soltanto se si manifesta una polmonite e febbre alta. Questa convinzione errata spinge a sottovalutare il Coronavirus e quindi a rischiare danni di salute seri quando, pur essendo entrati a contatto con infetti, non si manifesta febbre, tosse, raffreddore, mal di gola o polmonite, finendo con il credere di essere immuni al virus o non essersi infettati. Per questa ragione moltissime persone, anche in Italia, si sono convinte che il virus non esiste, abboccando alle fake news. […]
Fin dall’inizio avevo usato il termine “progettato” nel parlare di questo particolare Coronavirus. Ciò di cui mi meravigliavo piuttosto è la superficialità con cui gli esperti inizialmente rassicuravano le loro popolazioni asserendo che il nuovo Coronavirus fosse innocuo, nonostante sapessero quante vite innocenti stesse falciando in Cina. Altrettanto strano che gli esperti asserissero con tanta convinzione che tale virus fosse passato dal pipistrello all’essere umano a causa di una normale mutazione, quando la genetica insegna che per ottenere questo particolare tipo di Coronavirus, oltretutto con tante varianti, sarebbero occorsi minimo altri 800 anni di mutazioni, riassortimenti e ricombinazioni geniche. Inoltre – molto sospetto – i nuovi geni che tale virus ha acquisito per “casuale” mutazione gli consentono strategicamente di eliminare più rapidamente proprio quella fascia della popolazione più anziana, o con pregressi problemi di salute, che “grava” sulle economie delle nazioni, e al tempo stesso di rimanere nascosto nel corpo di gran parte della restante popolazione, ad esempio giovani e adulti forti, manifestandosi successivamente (ad esempio nei casi di ipossia silente), o lasciandoli asintomatici, così da continuare ad infettare. Infatti, contrariamente a quanto molti ancora oggi credono, a causa di tanta disinformazione, l’asintomatico positivo al SARS-CoV-2 ha spesso la stessa carica infettiva del malato. Chiunque inoltre asserisca che essere positivi non significa essere malati, come mi è capitato di sentire in televisione anche da persone che venivano presentate quali “esperte”, fa passare un messaggio errato, ad esempio che un positivo non sia contagioso quando in realtà lo è. Immaginate cosa accadrebbe se persone ignoranti, fraintendendo l’assurda dichiarazione, mettessero persone malate di Covid-19 nella stessa camera in cui vi sono persone ricoverate per altre patologie. Sarebbe una ecatombe. Fra l’altro il SARS-CoV-2 spessissimo non mostra sintomi e non viene subito rilevato dai tamponi. Viceversa, a volte non si riesce ad individuarlo neanche quando la persona ne ha i sintomi. Capitò al ballerino Nick Cordero, purtroppo deceduto, e all’attrice Alyssa Milano (che dopo essere guarita iniziò anche a perdere molti capelli). Altra caratteristica micidiale del SARS-CoV-2 è che se alcuni giovani, pur infettandosi, sembrano stare bene (salvo provochi loro ipossia silente, che appunto silenziosamente devasta uno o più organi interni, ma senza che la vittima se ne accorga), ve ne sono altri che invece vengono uccisi improvvisamente con encefaliti fulminanti, ictus, infarti o altro ancora.
Sinceramente non è credibile che un virus, senza l’intervento umano, possa da solo e tanto rapidamente sviluppare una strategia infettiva tale, da nascondersi appunto nei giovani, creando in loro l’apparenza di esserne immuni, facendoli andare in giro senza problemi a diffondere inconsapevolmente l’infezione. Oltretutto ignorando che silenziosamente nei loro vasi sanguigni potrebbero stare formandosi dei pericolosi trombi che un giorno devasteranno loro improvvisamente la vita. E tutto senza che i medici, salvo effettuino esami mirati, possano capire che la causa del loro improvviso malore, o purtroppo a volte della morte, risiede proprio nel SARS-CoV-2. Solo un virus creato in laboratorio può soddisfare contemporaneamente tutte le caratteristiche elencate. […]
Questo spiegherebbe la vera ragione del misterioso aumento della percentuale di ictus e infarti nei giovani e che, non essendo effettuati esami per individuare il SARS-CoV-2, vengono attribuiti ad altre cause, ma la cui eziologia resta, guarda caso, ignota. Parliamo di paresi, perdita della vista o del tatto, o addirittura di morte. Non ci sarebbe da stupirsi se, davanti ad una simile agghiacciante scoperta, i governi dessero ordine di non parlarne ufficialmente per non scatenare il panico. Se infatti gran parte della popolazione ha sottovalutato il Covid-19 persistendo ad assembrarsi, nella convinzione che non esistesse, viene da chiedersi quante paresi, patologie e decessi futuri saranno in realtà stati provocati dal virus. […]
I mass media avrebbero dovuto informare meglio i cittadini dei casi di ictus, infarti, glomerulonefriti e altri danni potenzialmente provocati dal Covid-19, anche a giovani che fino a quel momento erano stati in ottima salute. Andava detto loro quanto l’infezione provocata da questo anomalo virus possa rimanere silenziosa esternamente, mentre provoca all’interno alterazioni nella coagulazione del sangue e nell’endotelio (il rivestimento interno dei vasi), soprattutto quello cerebrale, da cui derivano complicanze neurologiche, dalle vertigini all’emicrania, alle convulsioni, fino all’ictus. Andava spiegato, appena si ebbe modo di verificarlo, che era a rischio ogni fascia della popolazione, purtroppo anche i bambini».