Risveglio

Accogliere l’energia infera

Il tema dell’energia demoniaca o infera dovrebbe essere affrontato serenamente, con mente aperta e scevra da timori e pregiudizi. Vi consiglio quindi di leggere il testo che segue, tratto dal libro “Energia Sacra – Tecniche di Potere” di Pierluca Zizzi:

«Probabilmente la parola “demoniaca” spaventa o fa ritrarre. La demonizzazione – è proprio il caso di dirlo – della cultura che venerava anche dei infernali, negativi o notturni, e con essi le loro influenze, deriva dall’avvento delle religioni monoteistiche, le quali, per ragioni di dominio sociale e politico, hanno associato a quegli ambiti ogni possibile significato negativo, e proibito che venissero anche solo nominati. L’operazione di censura è avvenuta anche dopo il primo sviluppo del buddhismo, anche se in forma inclusiva e non censoria, ma i risultati sono stati simili e i disastri teorici e pratici sono gli stessi, ovvero la negazione di una delle forze fondamentali che permettono la vita e il suo sviluppo sano e significativo.

In queste righe si intende indicare nelle forze infere e demoniache l’influenza delle passioni, delle emozioni forti, della potenza che irraggia gli esseri umani e di tutte le aspirazioni che danno piacere e che solleticano i sensi e che dunque rendono ricca la vita, la sessualità e ogni desiderio. Le forze demoniache donano gli stessi desideri e spingono oltre l’ordinario, muovono la voglia di provare e manipolare tutte le altre energie. Le potenze infere, per definizione, vengono dal basso: chi desidera leggere questo in chiave indiana direbbe che sono espressione e vengono accolte e magnificate nei primi tre chakra. Certamente i demoni e le potenze infere, diaboliche secondo la cultura cristiana, mettono alla prova, magnetizzano i sensi e attirano alla loro catena chi non ha controllo e si lascia irretire dall’eccesso di queste potenze. Tutte le dipendenze sono espressione della vittoria dei “daimon” nella vita quotidiana di chi li ha abbracciati e non riesce più a staccarsi da essi: droghe, eccessiva vita sessuale, tabagismo, alcolismo, passioni violente o ciniche, dipendenza da cibo e qualsiasi eccesso che solletichi smodatamente uno o più sensi e renda la persona meno libera.

Le vibrazioni infere possono dare forza, potere, gratificazione sensuale e grandi conoscenze nel campo della natura umana e dei suoi istinti primordiali. Alcuni miti delle origini raccontano che dall’unità divina iniziale sia avvenuta una separazione in polarità che potremmo, banalizzando, definire “angeliche” e “demoniache”. Quelle del secondo tipo conservarono la maestà dei poteri divini senza chinarsi a nessun principio superiore e con essi vollero assaporare l’immersione nei piaceri dell’incarnazione e dello stare nella condizione materiale gioendo di essa. Ecco che questo breve racconto ci fa capire che le energie infere e demoniache sono anche una convenzione per indicare quel modo di affrontare la vita e in qualche maniera di opporsi alla trascendenza forzata di tipo angelico.

Usare, evocare e manipolare queste energie richiede coraggio, forza, potere e conoscenza; è ovvio che richieda anche grande controllo, equilibrio e volontà. I premi possono essere grandiosi, ricchi e inattesi, la caduta da un eccesso di contatto con queste frequenze può essere dolorosissima, pericolosa e talvolta mortale. A voi la scelta di amoreggiare con le energie demoniache e di uscirne, solo in parte, vittoriosi, poiché per entrare in questa modalità della conoscenza è di certo necessario venirne, almeno in parte, vinti».

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