Sogni e letture akashiche

Il ruolo dei sogni nella lettura dei Registri Akashici

Mi capita molto spesso, anche quando realizzo letture per persone che non conosco, di fare “in tempo reale” dei sogni particolari: la protagonista, apparentemente, sono io, ma da alcuni dettagli mi rendo conto che il sogno sta parlando sia a me che al destinatario della lettura. Non è un fenomeno così inconsueto: non di rado, infatti, i sogni mettono insieme situazioni differenti. Per me, inoltre, una lettura non è “un servizio offerto ad un cliente”, bensì un incontro tra la mia anima e quella della persona cui la lettura è destinata: i sogni che faccio in quel frangente temporale, quindi, intervengono a suggellare tale connessione, e costituiscono parte integrante e irrinunciabile della lettura.

Accade ad esempio che un sogno, pur sottolineando alcuni aspetti della mia personalità e della mia esperienza, prospetti uno scenario (presente o futuro) che mi lascia sconcertata: mi rendo conto, infatti, che il contenuto del sogno non corrisponde affatto alla mia “storia”, almeno in quello specifico momento della mia vita. In situazioni di questo genere, posso senza dubbio comunicare l’essenza del sogno alla persona per cui sto effettuando la lettura: a guidarmi in questo processo, naturalmente, è il mio intuito, che sono riuscita ad affinare negli anni grazie al lavoro su me stessa e all’osservazione del mio mondo onirico. Il fatto di essere stata iniziata alla lettura dei Registri Akashici ha notevolmente potenziato la chiarezza e la precisione dei miei sogni: l’iniziazione, tuttavia, è intervenuta soltanto come atto “finale”, a coronamento di un lungo percorso interiore scelto dalla mia anima.