Il Libro della Vita

Il termine Akasha (“etere” in sanscrito) definisce una vibrazione di quinta dimensione in cui non esiste separazione. E’ il regno dell’Amore incondizionato, nonchè la dimora dei Maestri, delle Guide e degli Esseri di Luce. Questo piano di coscienza è metaforicamente descritto come una Biblioteca che contiene i Libri nei quali viene annotato tutto ciò che è esistito, esiste ed esisterà: dalla vita di un pianeta o di una stella fino al racconto di un evento storico, tutto possiede un proprio Registro Akashico.

All’interno dei Registri vengono annotati non soltanto gli eventi che si susseguono nell’esistenza di tutti gli esseri senzienti, bensì anche i loro pensieri, le emozioni che provano, le vibrazioni che emettono.

Nel nostro Registro, prima di ogni incarnazione, scriviamo lo Scopo della Vita, ovvero la Missione che la nostra Anima intende perseguire durante il suo viaggio sulla Terra. Anche il racconto delle nostre vite precedenti, dunque, trova posto in questa Biblioteca in maniera indelebile.

La mia esplorazione quotidiana del piano akashico mi permette di percepire questa dimensione dell’Essere come un’inesauribile fonte di Amore, Guarigione e Conoscenza. E’ importante sottolineare che, con il termine “conoscenza”, non si intende qui un insieme di nozioni destinate a nutrire la mente inferiore, bensì una sapienza amorevole in grado di aiutare la nostra Anima ad evolvere. In altre parole, Akasha è una dimensione di Amore Intelligente, cui si può accedere soltanto sintonizzandosi con il proprio Cuore e aprendosi alla Fiducia.

Per poter aprire personalmente il proprio Registro, tuttavia, è necessario essere stati iniziati da un Maestro di Registri Akashici. Alcuni di voi, probabilmente, si troveranno in disaccordo con questa affermazione, ma voglio precisare che, nell’ambito della lettura dei Registri Akashici, quella dell’iniziazione non è affatto una pratica formale e simbolica, volta a creare una cerchia di presunti “eletti”. Si tratta, al contrario, di una potente attivazione energetica dotata di un significato ben preciso e in grado di generare conseguenze tangibili: qualora non si sia svolto un adeguato lavoro su di sé prima di ricevere l’iniziazione, la vita stessa imporrà di affrontare un percorso di tal genere, nelle settimane e nei mesi successivi. Le informazioni contenute in Akasha sono, in un certo senso, dei “dati sensibili” ed è volontà dei Maestri che soltanto chi è interiormente pronto possa realmente accedervi. Tutto ciò mi è stato insegnato dalla mia Maestra Lianka Trozzi e mi è stato confermato subito dopo aver ricevuto l’iniziazione: una sera, prima di andare a dormire, ho chiesto di poter “vedere” la Biblioteca Akashica, e in sogno ho appreso che essa è “virtualmente” circondata da un muro che solo gli iniziati possono valicare. Sottolineo ancora, comunque, che l’iniziazione akashica ha un valore esclusivamente interiore: non costituisce un segno distintivo di alcun genere, ma sancisce una scelta di vita abbracciata con profonda convinzione, consapevolezza e dedizione.